Fratel Francesco D'Aiuto |
Francesco D’Aiuto,nato a Capannori (Lu) il 12-7-1949, è entrato a far parte della Congregazione dei Missionari Comboniani all’età di 30 anni, dopo aver lavorato come artigiano e come operaio. A Lucca. ha pronunciato i suoi primi voti di povertà, castità e obbedienza come Fratello Missionario Comboniano nel 1983. E’ stato inviato in Brasile per la prima volta nel 1985, dove si è dedicato in particolare alla pastorale operaia e, lavorando lui stesso come operaio, si è impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori a Carapina, sobborgo di Vittoria, nello stato di Spirito Santo. Nel 1988 ha pronunciato i suoi voti perpetui come Fratello Missionario Comboniano, affermando, in particolare, la sua fedeltà alla classe operaia. Dal 1994 al 1999, richiamato in Italia, ha continuato a realizzare la sua vocazione di dedizione completa ai poveri in una delle più disagiate periferie di Bari. Dal 2000 si trova di nuovo in Brasile, a Carapina, impegnato nella difesa del diritto dei più poveri ad una vita dignitosa, al loro fianco come fratello in Cristo, per realizzare, come Francesco stesso dice il "sogno di Dio di un mondo migliore". Dal 2007 è trasferito a Santa Rita, nei pressi di João Pessoa (Paraiba Brasile) dove continua la sua attività per i più poveri. Dal 2012 ha scelto di vivere in mezzo ai più poveri nel barrio di Marcos Moura (Santa Rita) Attività ed iniziative:
LA COOREMM Dati dell'Organizzazione Nome: Cooperativa di Riciclaggio di Marcos Moura Identità: Cooperativa Sociale di Economia Solidale Indirizzo: Rua Horígenes Isabel de Farias, s/n Loteamento Sol Nascente, Santa Rita – Paraíba – Brasile Telefono: 00-55-83-3217-1304 - E-mail: cedhor@hotmail.comResponsabili: - Fr. Francesco D’Aiuto – Missionario Comboniano – Presidente- Edmar da Silva – Segretario- Maria das Graças França Correias - TesorieraObiettivi: 1 - La Cooperativa dei “catadores” (raccoglitori di rifiuti), ha come obiettivo principale lo sviluppo umano, spirituale, sociale ed economico di un gruppo di persone che vivevano ai margini della societá, in situazione di totale esclusione, persone con l’auto-stima molto bassa, quasi tutte analfabete e che, disoccupate, sopravvivevano raccogliendo nelle vie e nell’immondizia, rifiuti riciclabili vendendoli ad un prezzo molto basso.2 - Il secondo obiettivo della cooperativa é la preoccupazione con l’ambiente con un’attenzione speciale alla raccolta differenziata di rifiuti, attraverso attivitá di sensibilizzazione nelle famiglie e nelle scuole.Organizzazione: Siamo cosí organizzati: i catadores continuano a raccogliere i residui riciclabili, ma lo fanno in condizioni migliori, coi carretti della cooperativa (che provvede anche alla manutanzione degli stessi), con l’uniforme della Cooremm, scarponi e guanti. I materiali sono venduti alla cooperativa che paga un prezzo molto piú alto degli altri depositi. Ciascuno guadagna secondo quello che raccoglie. Quando ci saranno degli utili (per ora non ci sono) saranno ridistribuiti tra i cooperanti. Un gruppo di sei catadores lavora fisso nel capannone per separare i materiali, fare le pulizie e preparare il pranzo, oltre al tesoriere ed al segretário che si occupano dell’amministrazione assieme a fratel Francesco che é il presidente.
IL
CEDHOR Dati dell'Organizzazione Nome: Centro di Difesa dei Diritti Umani Oscar Romero –
CEDHOR Identità: Ente Sociale senza fine di lucro –
Organizzazione non governamentale - ONG
Indirizzo:
Rua Jornalista Roberto Marinho, 530, Santa Rita – Paraíba – 58300-970 -
Brasile
Telefono: 00-55-83-3217-1304 - E-mail:
cedhor@hotmail.com Responsabili: - Odete Ricardo da Silva – Presidente del CEDHOR
- Fr. Francesco D’Aiuto – Missionario Comboniano – Tesoriere
del CEDHOR
Principi
metodologici / Linee di azione
Pubblicazioni del Cedhor:
IL Progetto Legal PROJETO LEGAL, centro di accoglienza e convivenza per bambini e adolescenti, tra i 6 e i 13 anni, in condizioni di vulnerabilitá sociale e a rischio, cioé privi di protezione sociale ed economica, del quartiere Marcos Moura, nella periferia di Santa Rita, comune della regione metropolitana di João Pessoa, capitale dello stato di Paraiba. Maggiori informazioni
LA COOPERATIVA "IL BROTO" (IL GERMOGLIO) VENDITA PRODOTTI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA LA COOPERATIVA "RECUPER – LIXO" PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI LA COOPERATIVA "SUPERCOONFEX" DI CONFEZIONI LA COOPERATIVA "COOPESCA" DEI PESCATORI Il 24 aprile scorso, Raffaele Trombetta, ambasciatore d´Italia In Brasile, accompagnato dalla moglie Victoria, ha visitato la nostra comunitá ed i nostri progetti missionari a Marcos Moura, quartiere della periferia di Santa Rita. Dopo aver pranzato nella nostra umile abitazione (con la cucina di fratel Chico), l´ambasciatore ha conosciuto la Cooperativa di Raccoglitori di Materiali Riciclabili - COOREMM che da oltre 5 anni è impegnata a garantire dignità ai catadores. Dopo aver visto le strutture della Cooperativa, l´ambasciatore ha incontrato un grupo di cooperati che, dopo aver reso omaggio cantando con molta animazione l'inno nazionale dei catadores, gli hanno raccontato la loro storia, le conquiste che hanno raggiunto grazie alla COOREMM e le sfide che stanno ancora affrontando. I catadores hanno sottolineato che la loro principale battaglia attualmente è l´entrata in vigore nell´ambito comunale di una legge che instituisce la raccolta differenziata dei rifiuti. La legge autorizza il comune a firmare convenzioni con le cooperative di catadores per la raccolta dei residui solidi. Se questa legge fosse applicata, i catadores avrebbero la possibilità di aumentare il loro reddito e di avere una miglior qualità di vita. Dalla COOREMM l´ambasciatore si è recato al Progetto Legal che accoglie, durante il tempo libero dalla scuola, 126 bambini e adolescenti tra i 7 e 15 anni. I ragazzi hanno voluto rendere omaggio ai visitanti con le varie esibizioni. Prima hanno esecutato canti del folcore locale accompagnati da strumenti di capoeira e da tamburi creati con lattoni. Poi hanno cantato un rap in cui hanno descritto la situazione del loro quartiere e le costanti violazioni ai diritti umani che soffrono ogni giorno. Non poteva mancare la capoeira e, alla fine, hanno presentato un numero divertente con i pagliacci del nostro laboratorio di circo. L´ambasciatore e l´ambasciatrice sono rimasti commossi e sensibilizzati con tutto quello che hanno visto. Hanno ringraziato e promesso il loro personale impegno per diffondere quello che hanno visto. È bello quando la nostra gente di periferia, costretta a vivere in un contesto di abbandono da parte delle istituzioni locali, ha l´occasione di uscire dalla "condizione di invisibilità" o dalle pagine della cronaca nera per essere vista, amata, accolta, rispettata e valorizzata. Era visibile l´allegria dei ragazzi e dei catadores di raccontarsi, poter mostrare che "sono", "sanno", "possono", "sognano" e "realizzano". La periferia è un laboratorio di vitalità alla ricerca di opportunità. Per noi la visita della rappresentazione diplomatica del nostro paese è stato un momento storico in 30 anni di presenza in Brasile. In questo giorno in cui celebriamo il "25 aprile", Festa della Liberazione dal nazi-fascismo, vale la pena constatare che, l´Italia, nonostante i suoi problemi, è un Paese che esporta solidarietà, difesa della democrazia e ostinazione nella difesa e promozione dei diritti umani. Quello che noi missionari italiani siamo e quello che facciamo qui in Brasile e in altre parti del mondo è il risultato di quello che abbiamo imparato dai nostri nonni, dai nostri genitori e dalla nostra gente. Il coraggio da loro mostrato nel reagire ai regimi totalitari e la forza che hanno avuto di ricostruire il Paese distrutto dalla guerra sono valori che non possono essere dimenticati o banalizzati. È anche da questo "pozzo italiano" che abbiamo attinto il coraggio di dire no alla cultura della morte e mettere la nostra vita a servizio della Vita. Anche noi siamo PARTIGIANI, dalla PARTE delle persone scartate dal sistema, siamo impegnati in prima linea sul fronte della pace, della giustizia, della solidarietà e della preservazione dell´ambiente. I nostri progetti sono centri di RESISTENZA NON VIOLENTA a tutte le strutture che generano disuguaglianze e piccole pietre miliari che indicano il cammino della costruzione di una societá più giusta e fraterna. Evangelizzare è l´atto di fecondare la terra con i valori del Vangelo per rendere le persone sempre più umane e la terra la casa accogliente per tutti. Siano rese grazie a Dio per tutto questo. Vi abbraccio. Fr. Francesco - Chico
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