Immagini Marcos Moura 2010

Comitato Roraima Onlus

 

Aprile 2010 SantaRita (Paraiba) Brasile

Alcune immagini del barrio di Marcos Moura e della Cooperativa dei Catadores. Foto Roberto Giacone


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


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Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR


Aprile 2010 Marco Moura Santa Rita BR

Il quartiere di Marcos Moura
Santa Rita è um comune della Regione Metropolitana di João Pessoa, capitale dello Stato di Paraiba, nel nord-est brasiliano.
Secondo il Censo demografico del 2012, Santa Rita ha 150.000 abitanti in un territorio di 726 km2. Il comune è il piú grande produttore di ananas dello stato e uno dei principali produttori di canna da zucchero. Possiede un piccolo parco industriale, ma la sua principale ricchezza è l´acqua. Santa Rita, oltre ad essere inserito nel bacino idrografico dei fiumi Paraiba, Miriri e Gramame, possiede il maggior numero di fonti di acque minerali dello stato, per questo è chiamata cittá delle acque.
Fondata all´epoca della colonizzazione di João Pessoa, nel 1574, la cittá di Santa Rita è attualmente attraversata dala Transamazzonica che divide il suo territorio in due parti. Da un lato sorge il centro, dall´altra si estendono due grandi quartieri di periferia: Tibiri e Marcos Moura.
Marcos Moura ha circa 25.000 abitanti, di cui l'80% vive ai margini della societá, senza accesso ai diritti umani fondamentali. La maggior parte delle famiglie vive in case povere, in vie non asfaltate, poco illuminate, senza rete idrica e fognaria. Analfabetismo, disoccupazione, miseria, mancanza di infrastruttura urbana, spaccio di droga e violenza sono alcune delle sfide del quartiere. Secondo una ricerca realizzata dal Ministero della Giustizia, Santa Rita occupa Il 5º posto nella classifica dei comuni brasiliani com oltre 100 mila abitanti che espongono i loro adolescenti e giovani dai 12 ai 29 anni al rischio della violenza. Da un´analisi dettagliata dei dati Marcos Moura risulta come la zona dove la violenza attinge gli indici piú elevati.
Il quartiere è sorto a partire dall´irruzione di manodopera bracciale in cerca di occupazione nei vicini latifondi, nella raccolta dell'ananas e della canna da zucchero. Ma il lavoro, svolto in condizioni di grave sfruttamento, è stagionale. Lo si trova solo in certi periodi dell´anno e per brevi spazi di tempo. Quando termina l´epoca della raccolta, in mancanza di alternative, molte famiglie sopravvivono grazie alla selezione di materiali riciclabili. Con le mani nella spazzatura, strappano dai rifiuti tutto ció che puó essere venduto per sfamare le loro famiglie. In un contesto senza disuguaglianze economiche e sociali, il riciclaggio degli scarti è una lodevole iniziativa ecologica, ma, quando è l´unica maniera per sopravvivere diventa un´attivitá scandalosa, una rilettura contemporanea della parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro, uno dei sintomi piú drammatici di un modello economico che concentra la miglior parte delle ricchezze nelle mani di pochi privilegiati e lascia gli scarti a molitudini condannate ad essere "scartabili". 
La Cooperativa di Riciclaggio Marcos Moura - COOREM
È in questo contesto che nasce la comunitá comboniana di Marcos Moura. È un´appendice della Parrocchia di Tibiri, dove i missionari comboniani lavorano da alcuni anni. Sboccia dal cuore di Fratel Francesco D´Aiuto, irmão Chico, come è chiamato da queste parti, che tre anni fa decise di diventare un vicino dei raccoglitori di cartone. La sua passione per ipoveri lo portó ad uscire dalla casa parrocchiale per andare ad abitare in mezzo a loro, in una casa simile alle loro, accollandosi tutte le sfide della gente del posto. Come giá aveva fatto in altre zone del Brasile, cominció ad avvicinare i raccoglitori di cartone e propose loro un percorso di organizzazione che sfoció nella creazione della Cooperativa di Riciclaggio Marcos Moura - COOREM. Con l´aiuto di amici, i cooperati riuscirono a costruire un capannone dove un gruppo di persone, per lo piú donne, comprano a "prezzo giusto" il materiale raccolto dai raccoglitori della zona. Il risultado immediato è la valorizzazione del lavoro e un discreto miglioramento economico, ma il vero successo sta nel rafforzamento dell´autostima, nell´aumento della fiducia in se stessi, nell´esercizio della cittadinanza e nell´appropriazione di meccanismi para a garanzia di acesso a tutti i diritti umani a cui hanno diritto. "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono fiori", declamava Fabrizio de André in una delle sue piú belle canzoni. È questo il miracolo della vita che sboccia, sia pur a fatica, tra le montagne di rifiuti riciclati accumulate nel capannone della cooperativa. Chi vi addentra con superficialitá vede davanti a sé cumuli di spazzatura maleodorante. Ma chi entra con lo "sguardo dell´innocenza", cioè con quegli occhi impregnati d´amore che Dio ci ha donato all´atto della creazione e non ancora contaminati dalla logica della disumanizzazione, riesce a intravedere la forza del Dio della Vita che trasforma il deserto in giardino, rende fecondo il ventre della sterile, intravede un nuovo inizio laddove tutto sembrava perduto definitivamente, offre nuove oportunitá, apre incredibili prospettive e fa nuove tutte le cose.
Il CEDHOR - Centro di Difesa dei Diritti Umani Oscar Romeo
Un altro 'fiore all´occhiello' della speranza è il CEDHOR (Centro di Difesa dei Diritti Umani Oscar Romeo). La scelta del nome non è casuale. Esprime il desiderio di vivere e, addirittura, morire, per i piú poveri e abbandonati sull´esempio del Vescovo di El Salador assassinato il 24 marzo del 1980 dal braccio armato dalla dittatura militare che provocó la morte di migliaia di persone, soprattutto di coloro che difendevano i diritti umani. Il CEDHOR non ha la pretesa di risolvere tutti i problemi. Rifiuta ogni forma di assistenzialismo e non prende il posto delle istituzioni. È un sostegno per la popolazione di Marcos Moura e dintorni. Allo stile del vincastro del Buon Pastore (salmo 22), è un punto di appoggio per tutti coloro che marciano alla conquista dei propri diritti. Un´equipe formata da avvocato, assistente sociale, psicologo ed educatori è sempre pronta ad ascoltare il clamore dei poveri, suggerire percorsi di superamento delle violazioni e incentivare la partecipazione diretta delle persone, riconosciute come soggetti di diritti, nella costruzione di una societá piú giusta e piú fraterna.
La Pastorale dei Minori 
Come sempre avviene in tutte le realtá di periferia, anche in Marcos Moura i piú esposti ai rischi sono i bambini e gli adolescenti. La mancanza di politiche pubbliche impedisce ai piccoli di avere accesso ai piú elementari diritti umani.
I bassi tassi di scolarizzazione, il coinvolgimento di ragazzi nello spaccio e consumo di droghe e il loro arruolamento nelle altre attivitá malavitose non sono il risultato dell´incompetanza familiare, ma della disoccupazione, dell´ingiusta politica salariale, della mancanza di qualificazione della manodopera, della precarietá di infrastrutture, della bassa qualitá dell´insegnamento pubblico e dell´assenza di opportunitá soprattutto per i giovani. La precarietá delle politiche pubbliche destinate ai poveri è il fattore principale che espone al rischio la vita e la dignitá della popolazione infanto-giovanile. Il disagio non è il risultato di comportamenti moralmente discutibili, ma della negazione dei diritti umani. I ragazzi a rischio sono figli di famiglie a rischio e orfani dell´ incompetenza, o peggio ancora, della corruzione delle istituzioni. Emblematica è la realtá dell´educazione. Le scuole dell´obbligo, eccetto qualche eccezione, funzionano cosí precariamente che molti abbandonano gli studi o sono notevolmente in ritardo. In tutta la regione di Marcos Moura non esiste nessuna scuola superiore. I ragazzi che vogliono frequentarla devono spostarsi verso il centro di Santa Rita o addirittura verso la capitale. 
Per far fronte a questa sfida, i comboniani, sin dall´inizio della loro presenza in Santa Rita, hanno fondato progetti destinati all´infanzia e all´adolescenza. Due pionieri in questa area sono stati Carmelo d´Aloia e Mario Fortuna. 
Quest´ultimo ha fondato un progetto che sorge proprio nel quartiere di Marcos Moura e che attualmente non funziona per mancanza di fondi. La struttura, grazie all´interessamento della gente del posto, è in buono stato di conservazione. Ha solo bisogno di una piccola ristrutturazione e dell´arredamento. Cosi com´è l´ambiente puó accogliere, inizialmente, 120 bambini dai 07 ai 12 anni, divisi in due turni (mattutino e vespertino), in orario contrario a quello della scuola.