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CO. RO. ONLUS
(Comitato Roraima di solidarietà con i Popoli
Indigeni del Brasile)
Il Comitato Roraima Onlus (CO. RO) fu fondato
nel 2000 da Carlo Miglietta e da un gruppo di
amici, su ispirazione di Padre Silvano Sabatini,
fratel Carlo Zacquini e fratel Francesco Bruno,
Missionari della Consolata che fin dagli anni
Sessanta avevano lavorato in piena foresta
amazzonica, nello Stato di Roraima (Brasile), a
fianco dei Popoli Indigeni. Allora
la popolazione di Roraima era quasi totalmente
rappresentata dagli Indios. Padre Silvano
Sabatini subito fu colpito dal fatto che i
Macuxì, pur già “evangelizzati” da due secoli,
spesso descrivessero il Dio dei bianchi come un
Dio cattivo perché protettore dell’uomo bianco
invasore, portatore di oppressione e di morte,
stupratore delle donne indigene. Il popolo
Yanomami, che invece entrava per la prima volta
in contatto con i bianchi, nei suoi miti di
creazione li rappresentava mentre si
allontanavano su canoe per poi però ritornare
con violenza per rubare la terra e i beni degli
Indios.
Quando, nel 1500, il portoghese Pedro Alvares
Cabral arrivò sulle coste del Brasile, gli
abitanti indigeni erano, si stima, fra i sette e
i dieci milioni. Oggi in Brasile sopravvivono
allo sterminio dei conquistatori circa 800.000
Indigeni: un vero genocidio misconosciuto.
Il CO. RO. opera a fianco dei Popoli Indigeni
del Brasile, contro cui continua oggi
l’etnocidio, con ogni violenza, nella totale
illegalità e impunità, da parte dei grandi
coltivatori, allevatori, commercianti di
legname, e delle industrie minerarie,
espressioni di un’economia predatoria che vede
complici anche tante industrie italiane ed
europee.
Il CO. RO. si impegna anche per gli emarginati
rurali e urbani del Brasile, in drammatiche
situazioni di degrado e di sfruttamento, a
fianco delle Organizzazioni religiose (Istituto
Missioni Consolata, Missionari Comboniani) e
laiche (Consiglio Indigeno di Roraima, Centri di
Difesa dei Diritti Umani nel Paraiba e a
São
Paolo) che si battono per i diritti degli
ultimi. Inoltre promuove azioni a livello
culturale e politico italiano ed europeo per
difendere i diritti umani degli esclusi. Qui a
Torino, è anche portavoce della Rete Torinese
per i Diritti dei Popoli Indigeni, che raduna
varie associazioni (Caffè
Basaglia, Carovane Migranti, Centro Studi Sereno
Regis, Comitato Uni-To America Latina e Caraibi,
Sur Società Umane Resistenti, Soconas
Incomindios-Comitato di Solidarietà con i Popoli
Nativi Americani, Tamburi Parlanti-Patrimoni in
Dialogo…).
Il CO. RO. sostiene in tutto il Brasile Progetti
concreti a favore dei più poveri ed emarginati:
per i Popoli Indigeni per la difesa della loro
sopravvivenza e delle loro culture, nel campo
dell’educazione, della salute, della
preservazione dell’ambiente (scuole, interventi
sanitari, preparazione di leaders e di operatori
sociali...); per le minoranze e gli esclusi
(abitanti delle favelas e dei quartieri più
poveri) offrendo loro tutela legale e
organizzando Corsi su diritti umani e
protagonismo sociale; per bambini ad alto
rischio sociale e di emarginazione con
interventi di scolarizzazione, educazione alla
legalità, aggregazione e formazione umana; per i
più poveri con Cooperative, progetti agricoli e
di formazione per un’economia sostenibile.
Chi volesse saperne di più e soprattutto
offrirsi per collaborare, consulti il nostro
sito
www.giemmegi.org. Abbiamo davvero bisogno di
forze fresche per continuare questa lotta a
fianco dei Popoli Indigeni e degli scartati del
Brasile, e dei Missionari che spendono per essi
la vita.
Carlo Miglietta Dicono di noi...
Cariche sociali: Presidente: Giacone Roberto Vice presidente: Marinetti Carla Segretario: Miglietta Carlo Tesoriere: Tuscano Vincenzo Membro aggiunto: Giacone Marta Rinnovate il 8 febbraio 2020 Soci fondatori: Pagliero Giovanni, Giacone Roberto, Miglietta Carlo, Bruschini Fabiana, Perrino Luigi, Barone Clotilde, Tuscano Vincenzo, Guglielminetti Paolo, Caruso Antonina, Naretto Anna Maria, Maiullari Antonia, Davoli Rosina, Fiorio Valentino, Marinetti Carla, Ricciardi Giuseppina, Fico Carmelina, Megardi Maria Rita, Zaccaria Silvia, Di Corso Francesco,D'Orio Antonella, Sabatini Silvano.
Documenti: Statuto del Comitato Roraima Onlus Iscrizione Anagrafe delle Onlus Dove operiamo:
Un po’ di storia....
Secondo gli storici, quando, nel 1500, il
navigatore portoghese Pedro Alvares Cabral
arrivò sulle coste del Brasile, nell'intero
Paese c'erano almeno
1.000 popoli indigeni
diversi,
per un totale di circa
5 milioni di persone.
Oggi, in tutto il Brasile,
gli indios sono poche
centinaia di migliaia.
Un testo del Ministero dell'educazione
brasiliano "Gli Indios in Brasile", edito
nel 1999, riporta tre differenti stime. Per
l'Isa, l'Instituto Socioambiental, gli indios
sono 280.000; per la Funai, Fundação Nacional do
Índio, l'ente governativo che si occupa delle
popolazioni indigene, sono 329.000; per il Cimi,
il Consiglio indigenista missionario, un organo
annesso alla Conferenza episcopale brasiliana,
sono invece 360.000. Proprio il Cimi ha
pubblicato, lo scorso ottobre, un nuovo
dettagliato studio secondo il quale, in Brasile,
gli indios sarebbero 510.000, suddivisi in 225
differenti gruppi etnici che parlano 180 lingue
diverse tra loro: 358.300 continuano a vivere
nelle terre degli avi e 150.800 si sono spostati
in città. Sulla base di rilevazioni giudicate
attendibili, il Cimi rende infine noto che circa
900 indios sono tuttora "isolati", giacché non
hanno mai avuto stabili contatti con i bianchi.
Alcuni di essi, una trentina, sono stati
"scoperti" qualche settimana fa vicino al fiume
Jutai, nella parte più occidentale della foresta
amazzonica brasiliana, quasi al confine con il
Perù e la Colombia. (Alberto Chiara)
Il 31 gennaio 2002 veniva
presentato ufficialmente il Co.Ro.
con una tavola
rotonda presieduta da Alberto Chiara,
giornalista e con la partecipazione di Monsignor
Aldo Mongiano, Padre Silvano Sabatini,
L'antropologa Silvia Zaccaria e il dottor Carlo
Miglietta. Particolarmente gradita è stata la
partecipazione in sala del vicesindaco di Torino
Calgaro e di alcuni assessori che hanno portato
il saluto della giunta consiliare. Questa serata
è stata una tappa importante per il Comitato
Roraima che ha voluto presentare alla città il
problema delle popolazioni indigene brasiliane
ed in particolare dei popoli Macuxi, Yanomami,
Wapichaha dell'area di Roraima. Il nostro
interesse per i fratelli indigeni brasiliani è
nato dopo che alcuni di noi hanno avuto la
possibilità di conoscerli direttamente durante
un viaggio in Brasile. Immediatamente è nata la
convinzione di dover collaborare con questi
fratelli per aiutarli ad avere un'indipendenza
culturale e ambientale, peraltro sancita dalla
Costituzione Brasiliana e mai applicata. Con il
passare del tempo la situazione si è
ulteriormente complicata con l'insediamento di
un plotone dell'esercito brasiliano che ha
costruito una caserma in piena area indigena. Le
pressioni internazionali non hanno potuto
impedirne la costruzione ma sono riuscite a
limitarne lo sviluppo e la protesta delle
popolazioni locali ha impedito la costruzione
della pista di atterraggio, peraltro
indispensabile all'operatività della caserma
perché in piena foresta amazzonica non esiste
altro mezzo valido di locomozione.
Attualmente collaboriamo con associazioni che si
propongono il nostro stesso fine, sia italiane
che internazionali, per continuare la pressione
sul governo brasiliano perché i diritti delle
popolazioni indigene vengano finalmente
rispettati. L'elezione in Brasile di LULA ha
permesso di ottenere l’omologazione della terra
indigena Raposa Serra do Sol. Ad aprile 2010
siamo stati presenti alla prima visita ufficiale
di un Presidente del Brasile in terra Indigena a
Maturuca RR.
Abbiamo fornito consulenza e appoggio economico
per molti progetti in loco privilegiando sempre
la formazione e l’auto sostentamento in progetti
che nascono da esigenze locali.
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